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«I più, anche all'interno della nostra comunità scientifica, non sono più consapevoli del fatto che nel 1978 era apparso per mano di un eminente filosofo del diritto italiano un aureo libretto intitolato 'Perché la violenza? Una interpretazione filosofica', in cui era messo in campo un elaborato impianto analitico, che muoveva da una fenomenologia dell'atto violento per passare ad analizzarne le cause e a interrogarsi sulle ragioni di un'inquietante fascinazione. Un testo che, riletto oggi a distanza di quarant'anni, impressiona non solo per il rigore ma per la penetrazione ermeneutica e le capacità anticipatrici di tendenze che oggi si rivelano in tutta la loro portata» (Pier Paolo Portinaro).